Il brutto tempo non esiste

Uno scoiatoloL’autunno è in corso, pertanto piove in abbondanza e si sente giornalmente: ma che brutto tempo. La stessa frase si usa anche nel caso di neve, della nebbia, quando soffia il vento, praticamente in tutte le occasioni tranne nei giorni solari. E’ interessante che nelle giornate soleggianti ma molto afose nessuno dice che il tempo è brutto; è vero, si lamentano, ma il disaggio fisico che hanno, tanta sudorazione, non gli spinge di esprimersi in modo negativo sulla situazione. Il sole è la sorgente della vita ed è sempre bello vederlo, cioè essere illuminati da esso, anche se fa troppo caldo. Quando non si vede, come se ci mancasse qualcosa, l’energia vitale che ci passa. Perché in effetti, il giudizio che esprimiamo noi non è meteorologico, è lo stato d’animo nostro, interno, influenzato delle condizioni esterne. E’ la nostra negatività che si esprime nelle nostre parole.

Per me il brutto tempo, riferendosi agli eventi atmosferici, non esiste e non è mai esistito. Sono così, da piccolo. Mi ricordo che la mia madre mi raccontava una fiaba sui due scoiatoli. Fuori c’era tantissima neve e faceva un freddo polare, ma loro stavano dentro un albero, stretti uno ad altro, snocciolando i noci accanto ad un caminetto (è una fiaba), al sicuro, protetti, e raccontando delle storie divertenti. Mi è piaciuta tanto ed è una delle poche che mi ricordo anche oggi. Già in quei tempi, quando fuori pioveva o soffiava un forte vento, io entravo in una tana mia è mi sentivo come quelli due animaletti: bene, bene.

La verità è che quando piove ed uno sta fuori, si bagna. Ma quando torni a casa, ti cambi e stai all’asciutto. Dopo ti metti accanto alla finestra e ti godi le gocce che vengono, percorrendo una lunga strada, dritto dal cielo, molto dense oppure sporadiche. E quando arrivano giù provocano dei bellissimi suoni, diversi in funzione della superfice sulla quale si spiaccicano. Adoro questo rumore quando sono nel mio letto e sempre scivolo nel sono molto piacevolmente. Ma torniamo alla finestra: è notte. Si vedono delle pozzanghere d’acqua. Le gocce cadendo provocano delle onde concentriche e insieme con la luce che si riflette formano uno spettacolo dinamico per gli occhi. Le lacrime che vengono dalle nubi si posano sui fogli degli alberi, scivolando lentamente verso basso, facendo ballare fogliame in un ritmo lento, provocando delle vibrazioni a bassa frequenza che quasi riesco a sentire. Senza la pioggia non può esistere nemmeno l’arcobaleno. E’ vero, per crearlo ci vuole anche il sole, ed ecco il trucco: ci vogliono due cose opposte per creare una nuova, bellissima.

Anche la nebbia ha dei suoi inconvenienti, è vero: non mi piace per niente quando guido la macchina. Non vedi niente, e nemmeno gli altri, e la concentrazione necessaria per proseguire è enorme, stancante. Ma fuori l’automobile la nebbia è bellissima, specialmente di notte. Avvolge tutto attorno in un atmosfera di mistero, non si vede ma si intravede, quello che si vuole percepire. La trovo estremamente romantica perché agli ammanti offre un nascondigli per darsi un bacio proibito, una carezza sul viso e trasmette meglio i sentimenti. Perché le cose sono più belle quando sono un po’ nascoste, quando devi mettere in moto la tua mente per immaginare quello che si trova a pochi passi e di cui vedi soltanto una sagoma non molto chiara.

Un forte vento prima di tutto fa bene fisicamente: pulisce l’atmosfera da tante sostanze nocive che ci circondano e ci anche penetrano, ad ogni respiro. Dopo, il movimento d’aria provoca l’attrito tra le particelle e si formano gli ioni negativi che migliorano il nostro umore. Il vento ci accarezza, come una mano: a volte in un modo freddo, l’altra volta caldo, mai indifferente. E quando tira proprio forte fa volare gli oggetti che si trovano per terra, e anche se quelli non sono sempre una bellezza (spesso si tratta dei rifiuti, giornali buttati per terra, l’immondizia nostra quotidiana), mi sembra di assistere ad un gioco, molto vivace, imprevedibile. Tutto svolazza in piena libertà, con tanta gioia, a momenti sono le farfalle, in tutti i colori, almeno per un attimo, prima di posarsi nuovamente per terra e aspettare un’altra ondata che di nuovo cambierà la loro posizione. Così si spostano da un cortile, al altro, dalla strada alle balconate, avendo una vita loro, diversa, più movimentata, più interessante.

Il brutto tempo non esisteultima modifica: 2014-11-13T13:27:01+01:00da casinodellavita
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