Mistero di strada

Mistero di strada - romazo di Francisco Gonzalez LedesmaSi passa dalle barzellette ai misteri, mi ha chiesto un mio collega quando ha visto il titolo. Sì e no, era la mia risposta. Il titolo è di un romanzo scritto da Francisco Gonzalez Ledesma, un barcellonese doc, morto nel 2015 all’età di 88 anni. Era un giornalista e ha iniziato a scrivere i romanzi polizieschi. Il protagonista di un serie di questi romanzi è il poliziotto Mendez. Ma faccio 3 passi indietro per raccontare come sono arrivato a questa lettura. Non voglio spoilerare troppo per quanto riguarda il libro, ma l’articolo deve avere la sua dignità. Così chiamo la lunghezza, non il contenuto dello stesso; il primo si può garantire (basta usare la funzione conteggio parole), ma il secondo attributo non può essere assicurato, specialmente non quando scrivo io. Mica sono Ledesma io!

Due anni fa ho fatto un viaggio esotico, molto lontano (dai, almeno posso dire che si trattava di Asia) e là ho conosciuto delle persone. Tra loro c’era anche Renato (non è il suo vero nome, ma uno mi serve per facilitare la scrittura). Ci siamo piaciuti subito. Lui è un po’ più grande di me, ma io sono più alto di lui. Gli piacciano tutti i vizzi, come a me. Non è tirchio, perciò con lui non si litigava per decidere chi paga il conto (ho fatto la mia parte, senza sfruttarlo). Ino0ltrem, lui è un vero e proprio artista, affermato con numerose mostre in tutta l’Europa. Io invece sono una persona con una logica tecnica: per me si discute con gli argomenti. Si proponeva qualche problema, perché la mia visione dell’arte, specialmente quella visiva (lui è un pittore astratto-figurativo), si pone così: mi piace o non mi piace. Quando si inizia a spiegare un quadro, spesso esco dalla stanza di museo. L’elogio dell’opera è spesso molto più valido della stessa opera esposta.

Mi ha fatto vedere sul cellulare alcune suo opere e parecchie mi sono piaciute, specialmente quelle del tutto astratte. Mi sono accorto che su molti sui quadri in un angolo in alto si trova un cerchio, qualche volta interpretabile come il sole, e qualche volta uno direbbe che sia la luna. Gli ho chiesto cos’è e la sua risposta ma ha conquistato. Si trova qui per bilanciare lo spazio del quadro. Grande Renato. Niente ipocrisia e grandezza che spesso trova tra gli artisti, poco artistici. Le persone grandi sono umili e lo stesso vale anche per il mio amico pittore. Dopo quel viaggio ci siamo trovati una volta a Roma per partecipare insieme ad un concerto e goderci del nostro stare insieme. Per il resto non comunichiamo perché io non ho un cellulare. Ma l’aggeggio in possesso di mia moglie copre la mia mancanza: lei spesso scambia messaggi con lui e con sua moglie. Così, un mese fa, mia ha detto che Renato adora i romanzi polizieschi e che uno dei scrittori preferiti e sopranominato Spagnolo, signor Ledesma.

Visto che i nostri gusti sulle bevande alcoliche, sulle donne e anche sulle tele riempite con i colori sono simili, ho deciso di verificare che in questo insieme rientrano anche quelli letterari. Se ho voglia di leggere qualcosa, e ancora meglio, se conosco il libro in particolare, al resto ci pensa mia moglie. Di fronte c’è la biblioteca comunale, lei fa un salto e io trovo il libro sul tavolo. Siamo su un poco meno di 300 pagine, scritte con i caratteri troppo piccoli. Alla mia età, le mie mani si sono accorciate e non riesco ad allungarle a sufficienza per leggere senza occhiali. Ma anche con l’aiuto di questo aggeggio ottico, se il fonte è piccolino e se si aggiunge scarsa luce, faccio fatica a godermi il testo. Ma in un mese sono riuscito a raggiungere la fine e finalmente conoscere un nuovo scrittore.

Di cosa si tratta, di cosa parla il romanzo. C’è un omicidio ed il capo della polizia capisce subito che sarà un caso complicato e che ci vorrà una persona che può dedicare tutto il suo tempo ad indagare sui fatti accaduti, tornando spesso anche nel passato per capire meglio le motivazioni che hanno portato a questo atto violento. La scelta cade su Mendez, un poliziotto che aspetta la pensione e che maggior parte del tempo passa nell’ufficio non facendo niente. Ma dall’altra parte Mendez per anni ha fatto il poliziotto del quartiere e conosce bene i barcellonesi e le loro abitudini. Lui frequenta molti personaggi che hanno da fare con la storia, si beve tanti drink nei bar locali raccogliendo delle informazioni e ogni tanto anche spara dalla sua pistola di grande calibro, non prevista dalla dotazione ufficiale, ma a lui tanto cara.

Dentro c’è tutta la vita di una città e di una società. Il cibo, i rapporti personali, la corruzione, lo sfruttamento delle classi basse, la passione verso le donne, anche quelle a pagamento, sono soltanto alcuni contenuti affrontati in un modo molto intelligente, e contemporaneamente leggero e saggio. C’è molta ironia, sarcasmo e humor, spessa nero. Le battute sono numerosissime. Mi è rimasta quella dove uno dei personaggi spiega che nella società di oggi niente si fa più manualmente, ma tutto si produce in modo meccanizzato, tranne i sigari cubani e le seghe. Dopo specifica che entrambe le cose gli sono state vietata da sua moglie. La storia fila liscio e gli eventi hanno suo logica. Ogni tanto cambia anche il modo di raccontare, passando dalla terza alla prima persona, generando il dinamismo del racconto. Renato, grazie per questa dritta. Ho già ordinato un altro romanzo dello stesso scrittore.

 

Mistero di stradaultima modifica: 2019-03-05T16:02:10+01:00da casinodellavita
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