Un giorno diverso

Oggi non sono al solito posto di lavoro perché devo fare un corso di aggiornamento a Milano. Stamattina mi sono svegliato con un mal di testa, dovuto a non so a che cosa. Non ho bevuto niente ieri sera ed anche la cena era leggera. Arrivato alla stazione ferroviaria per prendere il passante ho trovato una marea di gente che aspettava il treno. Troppa! C’era qualcosa che non andava. Dopo ho sentito che qualcuno è stato investito dal locomotore e che la circolazione ha subito dei pesanti ritardi. Ovviamente, ho subito soltanto l’affollamento, il treno era preciso, dovuto al fermo traffico. All’interno faceva un caldo tropicale e l’umidità era alle stelle. Arrivato a Milano, ho dovuto prendere la metropolitana ed anche là l’atmosfera non era molto meglio. Arrivato in zona dove si svolgeva il corso ero già tutto sudato ed appiccicato. Che gioia stare tutto il giorno così, senza potersi fare una doccia e cambiarsi.

Sul corso c’è poco da dire: non era legato alla mia professione ma alla sicurezza del lavoro. Eravamo una ventina in una stanza piccola e buia, ma per fortuna il condizionatore funzionava, e così sono riuscito a rilassarmi un po’. Qualcuno, guardandomi in quei momenti avrebbe detto anche troppo rilassato. Il tizio che ci spiegava le cose era una noi mortale. Leggeva le cose che proiettava su muro con una voce monotona e lenta. Dopo 5 minuti non riuscivo più a seguirlo e i miei occhi si chiudevano. Questo non mi preoccupava perche era scuro e nessuno poteva vedere, ma dopo un po’ iniziava a cadermi la testa e questo sì che si vede. Ma dopo un po’ non me ne fregava più niente e mi sono fatto un bel pisolino, almeno una mezz’oretta, fino alla pausa caffè. Ecco la cosa migliore di questi eventi; le pause, per caffè e per pranzo.

Pausa pranzo, finalmente. Sono andato da solo. Non conoscevo nessuno e nessuno mi ha invitato. Inoltre non vedevo delle persone simatiche; tutti parlavano del lavoro e della sicurezza – che noia. Dove mangiare in una zona che non conosci? Il primo ristorante che ho incontrato era un cinese. Mi sono seduto sulla terrazza, godendomi la giornata bella ed una discreta vista. Ho preso due involtini primavera e pasta di soia con verdure alla piastra, tutto accompagnato da un quartino di vino bianco ed un caffè alla fine. Buono! Ed anche con un prezzo più che ragionevole per Milano, 8 euro. Sapevo che quel quartino non aiuterà la mia concentrazione nelle lezioni di pomeriggio, ma volevo tirarmi un po’ su, ne avevo bisogno.

Come è andata la sessione pomeridiana non saprei dirvi, nessuno me la raccontato. Grazie allo stomaco pieno e una leggera concentrazione dell’alcool nel sangue io ero fisicamente presente, ma la mia mente era assente. Alla fine l’attestato della partecipazione me l’hanno comunque dato. Riprendo la metro per andare a casa e qui la cosa più bella della giornata. Entro e trovo dentro la carrozza una quindicina di ragazze su 20 anni, ovviamente modelle che andavano a qualche sfilata o prova. Vestiti carini e molto leggeri, loro una meraviglia della natura, molto desiderabile, specialmente per la gente comuni come me. Ma chi è che si scopa questo ben di dio? Ecco cosa vuol dire vivere in una metropoli come Milano; da me nel paese non puoi vedere queste bellezze.

Un giorno diversoultima modifica: 2012-06-06T16:01:14+02:00da casinodellavita
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