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Cinguettio di marzo

Il papa nuovo, sudamericano, sembra simpatico e generoso verso i poveri; la ricchezza della chiesa mi sembra molto in contrasto con quello che la stessa sta predicando. Non potevo non notare che Francesco non sa Ave Maria in italiano ed anche il suo Padre Nostro non è ai massimi livelli. Non ho alcuna illusione che potrebbe portare qualcosa di veramente nuovo. E’ troppo anziano e la sua storia ed estrazione dicono che è un conservatore. L’unico compito alla sua portata è di raddrizzare un po’ i vertici della Chiesa e già questo sarà un bene.

L’incertezza sul nuovo governo continua con un ulteriore inasprimento. E’ più che ovvio che Bersani gioca sulla carta dell’incertezza dei parlamentari stellati. Circa metà del loro elettorato è favorevole alla coalizione con PD e sicuramente c’è anche una notevole percentuale anche tra gli eletti ed è del tutto incerto se il loro capo spirituale riuscirà a tenerli sul guinzaglio. Molti di loro si chiederanno cosa sono venuti a fare se non si riesce a formare un governo e non è da sottovalutare nemmeno lo stipendio che percepiscono; alcuni sono disoccupati e molti guadagnano meno di 2 mila euro a mese. Vedere all’improvviso il proprio introito quadruplicato e rischiare di andare subito alle urne, mettendo a rischio così bel redito non è facile.

E se si torna alle urne il movimento ha tutto da perdere. Visto che gli elettori sono al 90% di sinistra, e anche di più, e vedendo che non si sta avverando un governo con questa direzione, daranno la colpa al loro insetto parlante ed il proprio voto al gruppo principale che guida l’orientamento desiderato. Alcuni di loro non per la convinzione, ma per la paura che torna il ragazzo dell’Arcore, che si mangerà i voti del centro. Tutti andranno a schierarsi nel attinente campo di appartenenza.

Ma se per caso il piano di Bersani andrà in porto, si vedrà molto velocemente che non è un buon piano e non da la garanzia per la durabilità del governo. Perché quando si cominciano mettere gli otto punti sulla carta, si scoprirà che certe dichiarazioni sono molto poco oneste. Diminuzione del costo della politica come è visto dal PD e molto diverso rispetto a quello che il genovese ha in mente quando affronta il tema. Perché molte cose che dicono i partiti sono dette per obbligo, perché i votanti le vogliono, ma non altrettanto i veri protagonisti della politica e questo uscirà al scoperto molto presto.

 

Schifo

Ho visto qualche minuto del confronto tra i cinque candidati (su Cielo, non su Sky – non ci sono i soldi per l’abbonamento) per le primarie del Partito Democratico. Dire che sono rimasto sconvolto sarebbe troppo; nella mia vita ne ho viste tante e ci sono poche cose che riescono a sorprendermi. Aspettarsi qualcosa di nuovo dei politici sarebbe un fiaba per bambini, ma non so fino a che punto possiamo continuare così. La brocca va alla fonte finché non si rompa e la mia sensazione è che i nostri cari politici cercano di imitarla. Cinque pretendenti e cinque programmi diversi, di quello che ho inteso io. Ma non sono della stessa coalizione? Mi aspetterei un progetto comune e che gli aspiranti propongono i modi diversi di applicarlo, ma no. Ognuno per se, a volte in una completa contraddizione sui concetti. Uno vuole spendere i soldi (miei, ma non suoi) per far ripartire l’economia e l’altro vuole tagliare le spese inutili, risparmiando. A casa mia, quanto mancano i soldi prima si taglia tutto quello non necessario, non si va a chiedere un prestito che aumenta la necessità del denaro, che comunque non c’è.

La maggioranza dei nostri bravi concorrenti per il posto del primo ministro non ha molto chiaro questo concetto. E senti sempre le stesse parole vuote, vecchie. Ma ‘sta volta ho sentito anche qualcosa di nuovo. Bersani si ispira con il Papa e l’idolo di Vendola è cardinal Martini. Ma sono di sinistra questi? Mi sembrano la peggior specie di cattocomunisti. E’ secondo me lo sono per la loro convenienza, perché pensano di pescare anche nel laghetto degli altri, non per la loro convinzione. Vergogna! E questi mi si offrono come salvatori della patria? Mi viene voglia di iscrivermi online per poter partecipare a questo voto, per votare quello che è almeno il più giovane e che per la sua età non può avere le responsabilità del casino, scusate, della confusione nella quale ci troviamo. Anche se mi sembra che siamo confusi soltanto noi, il popolo Italiano, mentre i nostri onorevoli (scusate, ma non riesco a mettere una lettera maiuscola nella parola precedente) nuotano benissimo in queste acque torride. Anzi, sono sicuro che con quelle trasparenti sarebbero subito fuori gioco.

Vi siete messi un po’ a riflettere chi potrebbe vincere le prossime lezioni? Io si! Mi diverte un po’ spaccarmi la testa con le domande che non hanno le risposte. Direte che sono un masochista ed avrete pienamente ragione. Basandosi sulle percentuali che ci presentano i vari sondaggi non ci può essere un vincitore. E le nuove formazioni si formano quasi quotidianamente diluendo ancora di più i numeri. Poveri noi! Prevedo che la barca dovrà affondare ancora di più per poter tirare fuori qualcosa per salvarla e mi viene anche qualche dubbio che è una cosa voluta. Normalmente non sono uno che crede in complotti, ma inizio ad avere dei sospetti.

Non bastano queste schifezze politiche, ma ci si metta anche mia moglie a rompere, per i motivi più svariati. Mi sembra l’unica ragione per questo comportamento la semplice volontà di rompere le sfere (si assomigliano di più rispetto alle scatole): è una specie di psicoterapia femminile per esorcizzare la pressione quotidiana, direi molto diffusa, basandomi sulla mia esperienza e su quello che sento dagli amici e colleghi. E io, cosa faccio? Vado a fare una partitella di calcetto con gli amici.

Capodanno

Stasera sono di turno di notte. Non mi torna qualcosa nella prima frase, ma in effetti turno di notte, almeno qui, inizia di sera. Ho salutato la mia collega che finiva alle otto, di sera, per evitare gli equivoci. Andava fuori, in un ristorante, per la cena di Capodanno con marito e la sua famiglia, intendo quella del marito. Era furiosa. Arrivare a casa, cambiarsi e correre. Inoltre l’evento costa 250 euro, le bevande escluse, eccetto lo spumante a mezzanotte, e lei non è proprio che nuota nei soldi. Ma marito voleva accontentare le sorelle, benestanti, e non voleva far figura di un poveraccio. L’apparizione è una cosa molto all’italiana: se non appare non lo è! Dopo mi racconterà che era un disastro, che il marito si è ubriacato (forse per dimenticare, che beve), che il bimbo ha iniziato a piangere, che si è arrabbiata con lui e che le sorelle del marito le hanno dato della guasta feste.

Io stasera non spendo niente. Mangio e bevo gratis; la direzione ci ha lasciato qualche panettone e qualche bevanda rigorosamente analcolica; a me sta bene – l’alcool non mi piace più di tanto. Spero che sarà una notte tranquilla. Non tanto per me; il tempo scorre più veloce quando c’è qualcosa da fare, ma per la gente. Passare al primo soccorso non è il massimo per nessuno, specialmente durante le feste. Sono già stati calpestati, spremuti e violentati per tutto l’anno passato e che abbiano almeno una notte tranquilla, di pace, di riposo, per divertirsi e per sperare. Per non pensare che anche all’inizio dell’anno scorso gli hanno fatto tanti auguri.

Rileggo e non mi piace molto. Troppo melanconico e depressivo. Non è da me, almeno esternamente. Spesso cerco di coprire le frustrazioni con un po’ di ironia e sarcasmo. Ma a volte non ci si riesce. Torno all’Anno nuovo (in prima battuta avevo scritto con una N sola, non so se per caso, oppure c’entra qualcosa il mio subconscio). Le prospettive sono meravigliose: la fine del mondo prevista dagli antichi Maya, una serie di terremoti predetta da Padre Pio (a maggio). Visto il disastro mediatico – politico, forse sarebbe meglio per tutti. La stanza di attesa è vuota e così leggo un giornale, uno di quelli da due soldi. L’ho trovato su una sedia, mica spendo i soldi per quella robaccia. Va, una buona notizia. Secondo l’oroscopo cinese stiamo entrando nell’anno (con due enne) del Drago con delle buone prospettive per l’umanità.

Sono già passate quasi due ore dal delirio collettivo convenzionato (in quanto concordato dagli uomini e non legato a nessun evento naturale). Tutto tranquillo, nessuno si è fatto del male. Ma figuriamoci. Ecco una mamma isterica con un ragazzo piangente con la mano avvolta in un fazzoletto. Per fortuna niente di grave, una piccola bruciatura dovuta ad un petardo. Ma la madre continua ad urlare mentre gli sto pulendo la ferita. E’ fuori di testa! Penso che il piccolino non sente nemmeno il dolore fisico. E quella continua, senza sosta. Mi viene voglia di offrirle un sedativo, o ancora meglio, di darle un cazzotto. Ne ho le cipolle (cosa volete, sono rotonde come le cose), tutte e tre, girate. Non fate i figli se non li sopportate.

 

Casino

Sono del nord io e quando ero piccolo mi spiegavano che non devo usare la parola casino, in quanto volgare. Mi insegnavano di dire “che confusione”.  Non capivo cosa c’è che non va con tale parola. Dopo sono cresciuto e capito finalmente che si tratta del nome usato per specificare la casa pubblica dove si fa un po’ di bunga-bunga a pagamento. Ancora dopo, con gli anni ho cominciato anche di praticare le attività legate a quel posto e devo dire che mi sono piaciute, ma tanto. Così tanto che non riuscivo a capire perché il nome di una casa dove si fanno delle cose belle può avere un significato volgare. Mai stato in un posto di genere perché durante la mia esistenza non esiste, almeno in Italia, ma spesso ho visto le scene dei film con le ragazze belle e sistemate, ed i signori per bene che si divertivano e pagavano e non mi sembrava di aver visto della confusione, la parola sinonimo, o viceversa. Dov’è il trucco? Qualcuno me lo sa spiegare?

Mi è venuta una barzelletta. Un gruppo di amici e di amiche decidono di organizzare un sesso di gruppo. Visto che erano tutti un po’ timidi decidono di dedicarsi agli accoppiamenti nel buio, spegnendo le luci ed abbassando le tapparelle. Si sente di tutta: ahhh, ohhh, ehhh. Ad un certo punto all’improvviso si accende la luce ed il tizio responsabili per quel atto dice: Fermi tutti. Ho fatto un pompino e mi hanno inculato due volte; organizziamoci un po’. Sentendo questa, anche io ho cominciato ad associare il sesso al casino, cioè, scusa mamma, alla confusione. Perché spesso succede nella vita che alla fine di una confusione siamo tutti fottuti. Nessuno ci avverte in anticipo e non ci fornisce nemmeno un tubetto di vaselina, ma con il tempo anche i buchi piccoli si allargano e la cosa scivola meglio e quasi non fa neanche male, almeno non troppo. E così la vita diventa un casino continuo, che non finisce mai e non sai dove aspettarlo, davanti o da dietro.

Ma vi siete mai chiesti ultimamente, che cavolo (vedete che sono comunque educato ed anche vegetariano; uso solo la verdura) di confusione ci porta questa crisi? Non si capisce niente! Un giorno la borsa va giù perché la Belen è incinta. Giorno dopo va su perché piove a Napoli e non si fa giocare la partita. Lo spread (sarà una verdura, perfino questo?) va su e giù.

Sempre quel famoso movimento legato alle case del piacere (d’accordo, a volte si fa anche avanti e dietro). Sembra che siamo sotto un assedio, mentre la vita quotidiana va normalmente, o quasi, se uno non guardasse la televisione. Senti sempre una pressione da dietro e ti chiedi se stai per essere inculato. Sei anche pronto per sacrificarti, per pagare più tasse, per vedere la reintroduzione dell’ICI, nemmeno il ticket sanitario non ti fa più paura. Faresti di tutto per tornare nella normalità. Sei quasi pronto pure a prenderlo, ma con almeno un po’ di vaselina. Va bene e non preoccuparti, perché ti volevamo proprio qui. Certo, siamo gente civile e un po’ di vaselina non si nega a nessuno.